Il Concerto dell’alba a Ravello si conferma apogeo del pur ricchissimo programma del Festival e, possiamo ben dirlo, non più e non solo quale rituale suggestivo e mondano, ma in quanto momento di grande musica e convincenti esecuzioni…Nella Danza degli Spiriti Beati (Gluck)…una cifra di trasparenza che la Savaria e Canonici hanno saputo ben valorizzare…Die Zauberflöte di Mozart, presentata con la brillante Ouverture; sonori e precisi gli ottoni, nitido il balzato degli archi, serrata direzione…In questi brani si è rivelata nitida la cifra autenticamente sinfonica della compagine magiara, una omogeneità tra le sezioni che ha permesso alle qualità concertative di Canonici di esprimersi quanto mai negli anni precedenti…Richard Wagner (Rienzi), da cui nel Concerto dell’Alba 2009 Canonici ha proposto la bellissima Ouverture, eseguita con energia mitteleuropea e cantabilità italiana…Applausi sorprendentemente “svegli” data l’ora e richiesta di bis, generosamente concessa con l’immancabile Mattino di Edward Grieg…E’ il Concerto dell’Alba, è Aurelio Canonici, filosofo e musicista, a dirigerlo con la musica nella testa e non la testa nella musica, a dirigere, come sempre totalmente a memoria.