“Nel caso specifico di Aurelio Canonici, il suo pianismo vuole trasmettere un moto di riacquisita lentezza, un pacato e vellutato invito all’introspezione, all’attesa, a un riverbero interiorizzato…raffinata, (apparente) semplicità del loro linguaggio musicale, in cui spicca una circolarità formale oppure uno slancio inatteso, che sovente resta sospeso, in quanto viene a interrompersi lo sviluppo tematico, disseminando di fatto punti interrogativi destinati a non ottenere risposta…richiami all’impressionismo pianistico francese…per questi 16 brani una possibile chiave d’ascolto, al di là dell’universo emozionale, del fattore contemplazione, sta proprio nella loro duttilità narrativa, nella proprietà di ascoltarli come se fossero non tanto dei film, a causa della loro brevità, ma dei cortometraggi nei quali ognuno può trovare e portare avanti la loro trama”.
Andrea Bedetti, 6 Ottobre 2022, Music Voice, https://musicvoice.it/tu-chiamale-se-vuoi-emozioni/